Società Dantesca Italiana - Firenze
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Nel cuore di Firenze, tra via Tornabuoni e ponte Santa Trinita, si alza il sipario su un cartellone di eventi dal sapore dantesco.
Tre pomeriggi in compagnia di grandi interpreti teatrali arricchiranno l'estate fiorentina. Da Roberto Herlitzka a Gabriele Lavia passando per la compagnia dell'Arca Azzura: questi i nomi d'eccezione per Dante in Santa Trinita, prima edizione della rassegna promossa dalla Società Dantesca Italiana e con la collaborazione artistica di Stefano Massini, una delle voci più importanti tra i nuovi autori del teatro italiano.
"Con Dante in Santa Trinita la società Dantesca inaugura un cartellone di eventi molto speciale, aperto a tutti e in uno dei luoghi più suggestivi e belli della città, la Basilica di Santa Trinita - spiega il presidente Eugenio Giani -. L'auspicio è quello di dar vita a un appuntamento che possa ripetersi negli anni portando a Firenze grandi artisti dello spettacolo uniti nel segno di Dante".
Si parte domenica 26 maggio (ore 16.30 nella chiesa di Santa Trinita) con un interprete unico all'interno del panorama teatrale e cinematografico italiano, Roberto Herlitzka con il XXXIII del Paradiso.
Per il grande attore di origine ceca, che dal teatro al piccolo e al grande schermo nel corso della sua carriera è riuscito a declinarsi all'interno di tutte e tre queste cornici, sarà la volta di dar voce a uno tra i canti più suggestivi della Commedia, che si apre con la preghiera alla Madonna di San Bernardo per chiudersi con Dante e la visione finale di Dio.
Protagonista di domenica 9 giugno (ore 16.30 chiesa di Santa Trinita) sarà invece la Compagnia dell'Arca Azzurra di Ugo Chiti, che, in vista del debutto de Il Principe (dall'opera di Machiavelli che compie 500 anni) nel cortile del Bargello, porterà in Santa Trinita I Principi di Dante e Machiavelli.
La pièce teatrale ruota intorno alla concezione del Principe di Machiavelli contrapposta a quella dell'imperatore dantesco, incarnato all'epoca dell'esilio del Poeta da Arrigo VII, l'imperatore che scese in Italia e che pose sotto assedio Firenze, impresa dalla cui riuscita dipendeva la fine dell'esilio. Ma la morte prematura dell'imperatore - avvenuta nel 1313 e di cui quest'anno cade il 700° anniversario - spense le speranze di Dante. Introdurrà il professor Riccardo Bruscagli.
Domenica 23 giugno (ore 16.30 chiesa di Santa Trinita) sarà la volta di Gabriele Lavia, figura tra le più rappresentative del teatro italiano degli ultimi quarant'anni, in Boccaccio racconta Dante dal Trattatello in laude di Dante di Boccaccio. Introdurrà Riccardo Bruscagli.
Un omaggio che la Società Dantesca ha voluto fare nel 700° anniversario della nascita del poeta di Certaldo. Fu proprio a Boccaccio, grandissimo cultore del Sommo poeta, che il Comune di Firenze chiese di tenere una lettura pubblica della Commedia, da qui Lectura Dantis.
Una tradizione iniziata quindi nel 1373 alla Badia Fiorentina e interrotta in seguito per la morte dello stesso poeta, che potè così arrivare solo al XVII canto dell'Inferno. Boccaccio ha anche trascritto manoscritti della Commedia e altre opere dantesche a cui ha legato una "introduzione" dal titolo il Trattatello in laude di Dante sulla vita del poeta, ricco di aneddotti tra verità e finzione.
Il cartellone di eventi promosso dalla Società Dantesca Italiana vede la partecipazione di Officine della Cultura.
La partecipazione agli eventi è libera e gratuita (info allo 055-2675811).

Data di inserimento: 16/05/2013
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