Società Dantesca Italiana - Firenze
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Si alza il sipario sul ciclo di conferenze dantesche che, grazie alla collaborazione di Comune e Pro Loco di Maccagno (VA), si terranno nela sala conferenze del Punto d'Incontro di via Valsecchi 21 a Maccagno il 13 e 27 marzo e il 10 aprile alle 21.

Il relatore, Ottavio Brigandì, è laureato Ingegneria Civile al Politecnico di Milano e in Lettere Moderne all'Università degli Studi di Milano; ha pubblicato saggi danteschi su libri e riviste specializzate e promuove incontri sul poeta in ambito accademico e divulgativo.

  • Venerdì 13 marzo 2015, ore 21.00:

Un colore misterioso: il “perso” in Dante fra metodi tintori e forza simbolica

Misto fra purpureo e nero, il color “perso” serve a Dante per grevi effetti poetici soprattutto infernali, come nel celebre canto di Paolo e Francesca. Nella conferenza si sviluppa l’ipotesi che il perso sia un colore dei tessuti in lana, offrendo così uno spaccato sui metodi tintori e i pigmenti naturali, ma anche sulle tinte di moda e i commerci di stoffe nella Firenze del ‘300, senza trascurare paragoni col sistema attuale delle mode, dei tessuti e dei colori. La carica simbolica che Dante ravvisa nel perso svela inoltre tutta la meraviglia e la perplessità dell’uomo medievale verso i portenti della pratica tintoria.

  • Venerdì 27 marzo 2015, ore 21.00:

Gli itinerari dell’amore nel regno del Purgatorio

Nei canti centrali del Purgatorio Dante comprende che cos’è l’amore, forza che muove l’universo sin da dentro l’animo umano e dotata di una tale irrazionalità di fondo, che la nostra libertà fa una grande fatica a prenderne il dominio. Questa battaglia dei sensi e della mente va in scena in discorso filosofico lucidissimo che però non trascura di ricorrere alle più notturne paure: le stesse che scuotono la sensualità di ciascuno.

  • Venerdì 10 aprile 2015, ore 21.00:

Immaginarsi un cosmo: l’astronomia di Dante oltre la tradizione

Grazie a una scelta di episodi del Paradiso, si presenta la concezione geografica e astronomica del poeta, chiarendone i tratti più ardui e portando all’attenzione i punti in cui l’intuizione cosmologica dantesca non solo è ancora moderna, ma ci appare anzi all’avanguardia. Dopo aver analizzato la sceneggiatura del viaggio, la conferenza si sofferma sulla mistica/scientifica esperienza degli ultimi canti, forse i più fantasmagorici del poema per quanto riguarda la visione dell’universo nel loro repentino cambio di sistema di riferimento da geo- a teo- ad antropocentrico.

Data di inserimento: 20/02/2015
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